Mazal Tov!
Dopo la rottura del bicchiere tutti i partecipanti al matrimonio gridano a gran voce: Mazal Tov! Un augurio di buona fortuna che accompagna gli sposi nella nuova fase della loro vita insieme e alimenta la speranza che l’amore non si affievolisca nel tempo, ma resti per sempre saldo. Terminata la cerimonia religiosa sono tanti i modi di sottolineare la gioia per la nuova unione, dopo il banchetto nuziale lo sposo e la sposa sono festeggiati come se fossero un re e una regina e vengono loro dedicati canti e balli. Nel corso delle danze marito e moglie vengono sollevati sopra a delle sedie, attorniati da parenti e amici. Un vortice di allegria che chiude un evento ancora oggi centrale nelle vite degli ebrei italiani.
Jenny Hassan, Il calice degli sposi
10 maggio 2021, opera materica su tela, tecnica mista acrilico e cristalli
L’opera è stata creata in occasione del matrimonio di Robert Hassan con Micol Anticoli in data 17 Sivan 5774 - 15 giugno 2014.
La frase che incornicia il bicchiere è un verso del salmo 137 “Se ti dimentico, Gerusalemme, si paralizzi la mia destra” che è declamata durante la rottura del calice a ricordo della distruzione del Tempio.
