Usi e costumi

Al cerimoniale ben definito e consolidato, si sono aggiunti nel corso del tempo usi caratteristici di differenti tradizioni. In alcuni casi le influenze delle culture circostanti sono entrate a far parte del costume ebraico, ad esempio gli ebrei sefarditi provenienti dai paesi islamici ancora oggi, anche in Italia, mantengono l’uso di decorare con l’henne le mani e i piedi della sposa e delle donne che partecipano al corteo nuziale. In altri si sono affermate usanze proprie di una comunità, come a Roma, dove i parenti degli sposi organizzano una veglia di studio, detta mishmarah, a cui fa seguito la consumazione di cibi e dolci tradizionali. Il carattere pubblico di questo rito ha portato allo sviluppo di tante forme di coinvolgimento e di partecipazione delle famiglie e degli invitati. Dai preziosi doni per gli sposi alle composizioni poetiche, fino ai piccoli oggetti effimeri e quotidiani; libriccini con preghiere, kippot, inviti e libri di firme che contribuiscono a ricordare l’evento e sono testimonianze della vitalità dell’ebraismo.

Album in onore delle nozze fra Corrado Lopez e Ada Sadun

Album in onore delle nozze fra Corrado Lopez e Ada Sadun, a cura del fratello dello sposo Sabatino Lopez, 1899, albo cartaceo manoscritto e con disegni, rilegato in pelle, con angoli e iniziali in argento L’album è un dono di Sabatino Lopez, critico letterario e commediografo di successo nella Milano di inizio '900, per le nozze del fratello. Contiene una raccolta di firme, dediche, componimenti e disegni di intellettuali e artisti fra cui spiccano Trilussa, Pascoli, Verga, Carducci, Eleonora Duse e Giacomo Puccini.

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 Album in onore delle nozze fra Corrado Lopez e Ada Sadun.